04 Maggio 2025
interviste
percorso: Home > interviste > Interviste

"Il Sogno di una Squadra. Il Capitano Marco Mircoli si racconta."

Per prima cosa, ci dice un pregio di questo gruppo?

Di pregi questo gruppo ne ha tanti, ma anche diversi difetti. E forse è stata proprio questa la nostra forza: riconoscere i punti deboli e lavorarci insieme, aiutandoci l'un l'altro come una vera squadra.
Fin dal primo giorno siamo riusciti a creare un gruppo forte, sano, coeso, ma anche competitivo e dedito al lavoro. Questo, grazie anche all'aiuto del mister Sacchini, è stato l'aspetto più importante e la base che ci ha permesso di arrivare fin qui, a giocarci il Campionato.



Con l'ultima partita prima della sosta si è messo un'importante tassello per il traguardo finale, quali sono le tue sensazioni in vista del rush conclusivo?

Le sensazioni sono buone, non mi nascondo, abbiamo la possibilità di raggiungere il traguardo con una vittoria dopo la sosta.
Sono sicuro che riusciremo a prepararci nel migliore dei modi per non lasciare nulla al caso.
Ci stiamo allenando con la consueta serietà e determinazione, con l'obiettivo di affrontare al meglio le ultime tre partite e conquistare il successo che sentiamo di meritare.



Ad inizio stagione diverse squadre puntavano alla vittoria, quale squadra ha mantenuto le tue aspettative e qual'è stata secondo te la sorpresa?

Guardando la classifica e le squadre in lotta dal primo al settimo posto, posso dire che tutte, in un modo o nell'altro, hanno rispettato le aspettative: alcune puntavano alla vittoria, altre ai play-off, e hanno confermato il loro valore. Come sempre, però, solo una può arrivare prima.
Quello che ha davvero sorpreso è stato l'equilibrio: ogni squadra ha dimostrato qualità e organizzazione, rendendo il Campionato molto più difficile e combattuto di quanto la classifica possa far pensare.
La vera sorpresa, quindi, è stata proprio questa: l'alto livello generale e la conferma che con un buon progetto e una squadra in armonia si possono anche ribaltare i pronostici.



Mancano ancora 2 punti per avere la certezza matematica del primo posto, cosa significherebbe per te questo successo?

Poter vincere un Campionato, anche se di Terza Categoria, da Monterubbianese e Capitano de “La Robbia” sarebbe una soddisfazione enorme.
Questo traguardo rappresenterebbe il frutto del lavoro di un gruppo unito, con un Mister che stimo profondamente, e del sostegno continuo dei tifosi e di tutta la gente di Monterubbiano.
Sarebbe anche una piccola rivincita personale, un modo per chiudere un cerchio…



C'è un ringraziamento particolare che da capitano vorresti fare?

Per prima cosa, voglio esprimere la mia riconoscenza alla Dirigenza, composta da amici e compaesani, per i sacrifici che fanno ogni anno e per la fiducia che ripongono in me.
Un grazie speciale va al Mister, che mi ha supportato sia in campo che fuori, aiutandomi a crescere come giocatore, capitano e persona.
Non posso non citare i miei compagni, che mi hanno accettato, rispettato, appoggiato e, soprattutto, sopportato nei miei difetti.
Un ringraziamento va anche ai nostri tifosi, sempre al nostro fianco, e alle famiglie che ci sostengono in ogni momento.
Il mio più grande riconoscimento, però, va ad Andrea, Amico e Fratello ancor prima che dirigente. Con il suo esempio mi ha insegnato a migliorare, a lottare e a sacrificarmi sempre di più, puntando al traguardo e alla vittoria, sia nello sport che nella vita.

scritto da Ufficio Stampa

Realizzazione siti web www.sitoper.it
cookie